Un viaggio a 5 sensi
percorsi insoliti e giornate ad alto tasso di engagement
Napoli, la Penisola Sorrentina, la Costiera Amalfitana, sono elementi di un territorio straordinariamente ricco e fecondo sotto l’aspetto della storia, della cultura, dell’arte, della gastronomia. Il mito della solarità e dell’allegria di questo popolo si spiega evidentemente con la prorompente bellezza e generosità di una regione che è il simbolo stesso dell’ospitalità.
Partiamo proprio da Napoli, che solletica il gusto con piatti della tradizione, il Gattò di patate, il Polpo alla Luciana, la profumatissima sfogliatella, il babà o babbà, gonfio di rhum, che fuoriesce ad ogni morso strappando un sorriso. Ma Napoli è anche polifonia di suoni e di musica, da quelli dei vicoli e delle strade a quelli delle sale e dei teatri a quelli del rinomato conservatorio di San Pietro a Majella.
Lasciamo Napoli e facciamoci guidare dai sensi fino a Capri, dove l’attenzione questa volta si concentra sull’olfatto. E’ qui infatti che nel 1948 il più piccolo laboratorio del mondo ha iniziato la produzione del pregiato profumo Chartusia, nato della sapienza secolare dei monaci certosini e legato indissolubilmente in tutte le sue fragranze alla natura caprese.
Proseguiamo verso sud per attraversare la costiera amalfitana, dove la vista si consola al cospetto degli spettacoli più suggestivi che la natura regala, come gli infuocati tramonti sul mare di Praiano, dove il sole si getta nel mare rendendolo magicamente dorato, o come la straordinaria distesa d’azzurro che si può ammirare dal “Belvedere dell’infinito” di Villa Cimbrone a Ravello, dove il cielo e l’acqua si confondono all’orizzonte in una continuità di colore che ispira davvero un pensiero di eternità.
E risaliamo infine a Sorrento, per una passeggiata tra i vicoli dello shopping, pieni di negozietti e di botteghe artigiane con gli stand sulla strada carichi delle più varie mercanzie. Impossibile resistere all’impulso di toccare e accarezzare la morbidezza dei foulard, il cuoio profumato dei sandali, la buccia ruvida dei bei limoni che riempiono i cesti per lasciare ammirati i turisti.