Campania regina dell’archeologia / 2
I siti archeologici più interessanti da vedere in primavera tra il golfo Napoli e il golfo Salerno.
Il soggiorno in Costiera Sorrentina e Amalfitana non può prescindere da una visita ad alcuni dei siti archeologici più famosi a livello mondiale e che costituiscono un vero e proprio tesoro per la regione. Nel primo appuntamento dedicato all’archeologia campana abbiamo individuato i siti più affascinanti della provincia di Salerno. Ora ci sposteremo nell’area Vesuviana, che custodisce delle vere e proprie perle della storia e della cultura.
Pompei: non è possibile racchiudere in poche parole l’emozione di trovarsi all’improvviso totalmente catapultati in una città di 2000 anni fa. Il parco archeologico di Pompei è tra i più famosi al mondo, ed è la meta di milioni di visitatori ogni anno. Da non perdere, nei mesi di Giugno e Luglio, la rassegna Pompei Theatrum Mundi, all’interno del Teatro Grande di Pompei. Elemento iconico: Villa dei Misteri.
Oplontis: rientra nel comune di Torre Annunziata, ma probabilmente nel passato era una zona periferica di Pompei, il territorio che ospitava la villa di Poppea, seconda moglie dell’imperatore Nerone. Si tratta di una residenza monumentale, finemente affrescata e con un piccolo complesso termale al suo interno. Accanto alla villa di Poppea, un’azienda dedita alla trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli. Elemento iconico: le gemme e i gioielli.
Ercolano: Sorella minore della vicina Pompei, ne ha condiviso la sorte catastrofica, ma anche il fascino fuori dal tempo. Il Parco Archeologico di Ercolano comprende anche il Museo MAV, un centro di cultura e di tecnologia applicata ai Beni Culturali e alla comunicazione, con percorsi virtuali e interattivi. Un’esperienza che coinvolge tutti i sensi. Elemento iconico: la Barca di Ercolano.
Cuma: La più antica colonia greca d’occidente e la più misteriosa. É qui infatti che viene collocata la dimora della Sibilla, la sacerdotessa votata al Dio Apollo, esperta nell’arte divinatoria. I suoi oracoli erano enigmatici, di non facile interpretazione. Secondo la leggenda erano scritti su foglie mescolate dal vento. Elemento iconico: l’antro della Sibilla.
Posillipo: Pausylipon letteralmente significa sollievo dal dolore, e davvero il panorama che si ammira da questo luogo invita alla serenità. Il parco archeologico del Pausylipon custodisce i resti dell’ imponente e lussuosa villa Romana di Pollione, amico dell’imperatore Augusto, ma anche personaggio molto controverso per la sua dubbia moralità. Alla morte di Pollione la villa passò nel demanio imperiale, ed Augusto ne fece una delle sue residenze estive. Elemento iconico: Palazzo degli spiriti, un edificio annesso al ninfeo della villa che conserva un aspetto misterioso e che ha ispirato molte leggende.
Baia: Il parco archeologico delle Terme di Baia si estende su una superficie di 40.000 mq e racchiude i resti di residenze patrizie dell’antica città, famosa per le sue acque termali e per la bellezza dei luoghi, tanto da diventare luogo di villeggiatura dell’aristocrazia romana. Imperdibile il giro in battello con fondo trasparente per ammirare i tesori di Baia sommersa, venuti alla luce trent’anni fa. Elemento iconico: Ninfeo di Punta Epitaffio.
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